Oggi a Roma si celebra la 95a Giornata Mondiale del Risparmio!
In questa occasione la stampa riporta la 19a edizione dell’indagine sugli italiani e il risparmio (a cura di Acri-Ipsos) da cui emergono, tra gli altri, alcuni dati che fanno riflettere.
Vediamo prima le ottime notizie:
- il 55% (+ 7 punti percentuali rispetto al 2018) degli italiani dichiara di riuscire a risparmiare senza necessità di grandi rinunce,
- Il 42% delle famiglie riesce a risparmiare.
Ora veniamo alle note dolenti in tema di investimenti:
- Solo il 26% esprime la volontà di risparmiare per un progetto futuro (quindi con un obiettivo specifico),
- Il 63% degli italiano predilige la liquidità,
- Il 35% risparmia ma non investe (+5% rispetto al 2018).
Queste evidenze dimostrano che moltissimi italiani non si difendono dall’inflazione, non riescono ad identificare esigenze specifiche future per cui risparmiare e quindi non sono in grado di fare pianificazione finanziaria. Anche quando sono in grado di pianificare le esigenze fanno fatica ad utilizzare gli strumenti finanziari corretti!
È il caso di Maria, una giovane mamma con un figlio di 4 anni!
Lei ed il marito mi hanno recentemente contattato per una consulenza.
Tra le varie cose di cui abbiamo parlato c’è una necessità molto comune tra chi ha figli o nipoti nati da poco: l’accantonamento per la maggiore età del piccolo (nel loro caso specifico per l’università).
La soluzione adottata fino a questo momento è un libretto postale.
Ho spiegato loro che il fatto di aver iniziato un accantonamento per tale scopo è iniziativa lodevole, ma che lo strumento utilizzato ha due pecche che negli anni renderanno l’accantonamento non del tutto efficace perché:
- Non produce interessi, quindi nei prossimi 15 o 20 anni inevitabilmente il denaro destinato al figlio perderà valore a causa dell’inflazione
- Anche non considerando questa erosione, mettendo nel libretto 100 euro al mese per i prossimi 15 anni genererà un accantonamento di 18.000 euro che non saranno sufficienti a raggiungere lo scopo prefisso.
Ho avuto modo di spiegare loro cos’è l’inflazione e quali effetti provoca facendogli percepire la necessità di far fruttare il denaro per poterne mantenere il valore reale (banalmente oggi con 1 euro compro una quantità di pane molto inferiore a quella che avrei comprato 15 anni fa).
Ho poi simulato, con un tool di cui dispongo, il costo che dovranno affrontare per mandare il figlio all’università di economia di Bologna, dimostrando loro che l’obiettivo monetario da raggiungere sarà 45.000 euro
Calcolo effettuato per università di Bologna, laurea magistrale, auto propria, alloggio condiviso, 15 km al giorno di spostamenti, data di nascita 2014.
Si sono resi così conto che la strategia fino ad ora seguita non è utile a raggiungere l’obiettivo.
Gli ho quindi illustrato quali possibili alternative hanno e abbiamo definito la soluzione più adatta al loro scopo.
Finalmente Maria e il marito hanno la consapevolezza di qual è il loro obiettivo in merito al figlio e quale strada devono percorrere per raggiungere il risultato!
E tu come pianifichi le strategie da seguire per far avverare i tuoi sogni? Stai seguendo la giusta strada?
Mandami una mail, voglio aiutarti a fare scelte consapevoli e corrette nella gestione del tuo patrimonio! Sarà mia cura contattarti per una consulenza senza impegno reciproco, ti aspetto!