Bail in, la mia banca è a rischio?

1/1/2016, questa è la data che sancisce l’ingresso dell’italia nell’epoca del Bail-in (che puoi approfondire nell’articolo Tanto paga Pantalone…o no?), ritengo sia un dovere sociale dare al risparmiatore alcuni elementi oggettivi per capire se la banca che sceglie è sicura o meno. Tutti i professionisti e le banche dovrebbero farlo, lo stato, la scuola le televisioni, dovrebbero diffondere queste informazioni in modo che arrivino alle orecchie di tutti i cittadini italiani senza distinzione!

Bailil

Ecco alcuni consigli per capire quanto posso fidarmi della banca da me scelta, alla quale ho deciso di affidare i miei risparmi.

 

Per prima cosa bisogna informarsi da un punto di vista mediatico e capire se la banca da me scelta è tra quelle problematiche di cui si parla nei telegiornali.

 

Molte banche sono commissariate, diversamente da quello che generalmente mi dice il cassiere, se la banca è commissariata vuol dire che il rischio che salti è molto concreto, non significa che sto più sicuro perché il commissario è bravo e certamente rimetterà in sesto la situazione.

 

Se al  telegiornale dicono che ci sono dei guai giudiziari che interessano il management del mio istituto bancario, forse dovrei iniziare a valutare di cambiarlo.

 

Ci sono poi dei numeri che posso in maniera oggettiva valutare; sono tre indici, si possono piuttosto facilmente reperire se la banca è quotata. Nel caso in cui l’istituto bancario non fosse quotato cercherei dei documenti scritti da cui si possano evincere, non mi fiderei di quello che mi dice a voce il cassiere (diciamo che se la banca non è quotata potrebbe non brillare quanto a trasparenza e, a priori, se non è trasparente non è tra le mie preferite)

 

Gli indici sono: CET1, prezzo/libro, texas ratio.

il CET1 o Common Equity Tier 1 è, in parole più semplici possibili, un indice, espresso in percentuale, che misura fino a che punto la banca con il suo patrimonio (patrimonio versato, utili non distribuiti) potrebbe garantire i prestiti fatti ai clienti in caso di mancata restituzione. Questo indice risponde alla domanda: se i clienti non pagassero i loro debiti, la banca andrebbe in sofferenza?

Il CET1, secondo la BCE non può essere inferiore al 10,5%  e, va da se, che più è alta questa percentuale e più solida è la banca (in Italia abbiamo diverse banche al 20% circa)

Il secondo indicatore è il prezzo/libro, è un indicatore piuttosto stabile e intuitivo del valore di una banca  perché misura il rapporto tra valore dichiarato delle sue azioni e patrimonio reale risultante dal bilancio. Questo valore dovrebbe essere il più vicino possibile a 1, all’aumentare dei questo valore aumenta la solidità.

Il terzo indicatore, non molto facile da reperire, è il Texas Ratio. Questo indice, sempre in maniera più semplice possibile, misura il rapporto tra i crediti deteriorati e il patrimonio della banca. in sostanza non dovrebbe superare il 100%. se una banca ha 100% vuol dire che per ripianare le sofferenze dovrebbe liquidare tutto il suo patrimonio e non aggredirebbe quello dei clienti, se ha più di 100% vuol dire che la liquidazione del patrimonio non sarebbe sufficiente e dovrebbe attuare il bail-in. Va da se che il Texas Ratio della banca che scelgo non dovrebbe mai essere superiore a 100% e che più basso è e più sicura è la banca.

 

Reputo che sia importante capire bene questi argomenti perché sono fondamentali nella difesa del nostro patrimonio familiare. Dovrebbero essere materia scolastica, interessano tutti, grandi e piccoli, prima o poi tutti ci troveremo a dover scegliere una banca!

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