Da ieri 2 dicembre e fino al 13 Dicembre è in atto a Madrid Cop25 il vertice delle Nazioni Unite sul clima, quasi duecento paesi partecipano ai lavori.

 

L’Onu: “Il mondo deve scegliere tra speranza e resa

Antonio Guterres (segretario generale dell’ONU): “Per fermare il riscaldamento globale in atto sforzi totalmente insufficienti”

 

Il quadro che viene descritto è tutt’altro che incoraggiante.

Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi di sempre e il livello di CO2 sono simili a quelli di circa “5 milioni di anni fa, quando la temperatura era tra 2 e 3 gradi Celsius più alta e il livello del mare era da 10 a 20 metri più alto di oggi” (fonte Organizzazione meteorologica mondiale).

 

A Madrid si sta parlando di ambiente, tuttavia il nostro modello economico non ha impatto solo  su quello ma anche sulla società. Intolleranze, soprusi, sfruttamento, migrazioni di massa sono sotto gli occhi di tutti.

 

Una speranza c’è!

 

Ne abbiamo parlato lo scorso 28 Novembre durante la serata organizzata da me e dai miei colleghi dell’ufficio di Ancona per discutere di finanza e sostenibilità. Sono emersi spunti di riflessione molto interessanti.

 

L’evento si è svolto al Museo Archeologico Nazionale di Ancona, dove gli intervenuti hanno compiuto un viaggio attraverso la storia della civiltà per capire come lo sviluppo economico e la finanza si sono evoluti nel tempo e con quali conseguenze per il pianeta e la società.

Salonefeste

Salone delle feste, Palazzo Ferretti – Ancona

 

Abbiamo condiviso come la finanza sia motore imprescindibile per l’economia e come essa possa influenzare e guidare lo sviluppo e la crescita.

Proprio da questa consapevolezza è maturata la riflessione che ha portato ad una conclusione che dà motivo di essere ottimisti: per mezzo della Finanza si può indirizzare l’Economia verso un modello di sviluppo più sostenibile sia per l’ambiente che per la società!

 

Come?

 

Le aziende si rivolgono ai vari mercati finanziari per raccogliere le risorse necessarie allo sviluppo, e negli stessi mercati si trovano i capitali di privati ed istituzioni che in queste aziende vogliono investire; che cosa accadrebbe se questi investitori decidessero all’unisono, ad esempio, di investire solo in aziende che dimostrassero di avere basse emissioni di carbonio?

Semplice! Tutte le aziende che volessero accedere ai capitali presenti nei mercati finanziari non potrebbero far altro che adeguarsi con la conseguenza che le emissioni globali di gas serra diminuirebbero e l’inversione di tendenza auspicata dall’ONU si avvererebbe.

 

Quindi, nello specifico, cosa fare?

 

Ognuno di noi gestisce il proprio patrimonio secondo strategie e con obiettivi diversi, tutti sono accomunati dalla necessità di usare un qualche tipo di prodotto finanziario.

È sufficiente chiedere al proprio consulente di scegliere prodotti sostenibili e responsabili che seguano i protocolli stilati dall’ONU nel 2006 nell’ambito del “Global Compact”, i cosiddetti prodotti SRI (Sustainable and Responsible Investments).

 

Abituarci a comportamenti sostenibili sia nella quotidianità che nella gestione del patrimonio contribuirà a migliorare sensibilmente il mondo in cui viviamo!

 

Per pianificare una gestione etica del tuo patrimonio contattami, senza reciproco impegno, ai recapiti in calce, sarà un piacere offrirti la prima consulenza.

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