Ho incontrato Luca e Maria per parlare di pianificazione successoria.
Hanno tre figli e Luca è proprietario di quattro immobili, uno di questi, ad uso commerciale, è locato e genera una rendita fondamentale quale integrazione della loro pensione.
Ultimamente in famiglia ci sono dei malumori e Maria è molto preoccupata.
Percepisce una pensione minima e, In caso di sua sopravvivenza al marito, teme che i figli possano obbligarla a vendere l’immobile commerciale facendole perdere l’affitto su cui conta.
Mi hanno chiesto se esiste un modo per tutelare la signora.
Gli ho spiegato cosa significa redigere un testamento e quali sono le regole da seguire in modo che sia valido.
Hanno capito che solo una quota del patrimonio di Luca può essere liberamente assegnato alla moglie e che deve rispettare le quote di legittima previste per i figli.
Tramite un applicativo che utilizzo in queste circostanze ho analizzato il patrimonio mobiliare ed immobiliare di Luca e ho fatto alcune simulazioni.
Il mio scopo era capire come dividere le proprietà tra gli eredi in maniera equa garantendo la rendita generata dall’immobile commerciale a Maria.
La soluzione che li soddisfa è questa:
- a Maria andranno l’immobile commerciale, che le garantirà la rendita, e l’usufrutto della casa dove abitano.
- tra i figli verrà divisa in parti uguali la nuda proprietà e saranno assegnatari di un immobile a testa.
Così facendo abbiamo definito un’equa divisione e rispettato la legittima dei figli garantendo un futuro sereno a Maria.
Considerato che l’affitto su cui fanno affidamento deriva da un singolo immobile di cospicuo valore, ho consigliato loro di venderlo e, con il ricavato, acquistare alcuni appartamenti da mettere a reddito per diminuire il rischio di avere un unico inquilino che potrebbe non pagare l’affitto.
Maria ora è serena perché ha avuto la soluzione adatta a lei!
Non gli resta che redigere il testamento basandosi sul report che gli ho consegnato.