L’acquisto della casa: come finanziarlo, come proteggerlo

Un concetto radicato nel DNA degli italiani è la casa di proprietà, dopo essere entrati nel mondo del lavoro ed aver iniziato a risparmiare utilizzando gli adeguati strumenti di cui ho parlato nel precedente articolo, probabilmente inizieremo a pensare all’acquisto della casa.

 

Prima di iniziare a cercarne una è consigliabile fermarsi e riflettere su quanti soldi abbiamo a disposizione e se e in che misura accedere al credito.

 

La soluzione più adeguata all’acquisto ed eventualmente la ristrutturazione di un immobile è il mutuo ipotecario, una forma di finanziamento che ci permetterà di restituire il denaro in un periodo che può arrivare, generalmente, fino a 30 anni.

 

Nello scegliere il mutuo più adatto a noi dobbiamo tenere conto di alcune semplici regole.

 

La banca, quando valuta se concedere o meno un mutuo, considera alcuni aspetti tra cui:

il rapporto tra la rata che dovremmo pagare e il reddito percepito, ovvero la nostra capacità di rimborso,

il rapporto tra il mutuo richiesto e il costo della casa,

se abbiamo in essere o abbiamo mai avuto prestiti ed eventualmente se siamo sempre stati puntuali nei pagamenti e nella gestione del nostro conto corrente.

 

È quindi fondamentale capire quanto denaro abbiamo accantonato e vogliamo destinare all’acquisto e quanta parte del reddito impegnare per pagare la rata del mutuo; la regola del buon padre di famiglia suggerisce di scegliere una rata che non causi un improvviso peggioramento del nostro tenore di vita.

 

Le regole che segue chi valuta la concessione di un mutuo non sono uguali per tutte le banche; per semplificare possiamo dire che generalmente il limite del rapporto tra la rata e il reddito è di circa 1/3 e che l’importo massimo solitamente può arrivare a rappresentare l’80% del prezzo di acquisto che dichiareremo in atto, solo in alcuni casi il 100%

La banca non finanzia con il mutuo le parcelle degli intermediari o del notaio, l’iva (se si compra da costruttore) e le tasse in genere, l’arredamento ecc.

Alcune banche offrono un servizio di pre-delibera, in cui ci diranno quanto potrebbero arrivare a finanziarci. In ogni caso nessun parere espresso da una banca può essere considerato certo ed attendibile a meno che non si tratti di delibera definitiva rilasciata a seguito di esame della documentazione reddituale, immobiliare e legale.

 

Una volta fatti i conti e definito l’importo massimo che potremo arrivare a spendere è il momento di trovare la nostra casa.

 

Casa individuata e proposta d’acquisto accettata! È ora di scegliere il mutuo.

 

Esistono principalmente due tipologie di mutuo: a tasso fisso e a tasso variabile

Fisso vuol dire che il tasso viene fissato il giorno della stipula e sulla base di questo viene calcolato il piano di ammortamento (quella tabella redatta dalla banca in cui sono indicati le rate, gli interessi e il capitale residuo) e da quel momento in poi la rata non cambierà mai fino alla chiusura del mutuo.

Il tasso fisso è adatto a chi ha un reddito stabile e non ama le sorprese.

 

Variabile vuol dire che il giorno dell’atto viene fissato lo spread che la banca è disposta ad applicare, cui va aggiunto il tasso di riferimento (che solitamente è l’EURIBOR).  Al variare di quest’ultimo varierà la rata.

Il piano di ammortamento sarà calcolato sulla base del tasso vigente al momento della stipula.

Il tasso variabile, generalmente più economico, ci sottopone al rischio di aumento, anche importante, della rata in caso di tassi crescenti nel tempo. È adeguato a chi ha un reddito crescente nel tempo e a chi stipula mutui di breve durata.

Esistono poi altre tipologie di mutuo che sono un mix tra quelli fin qui descritti: tasso variabile con tasso massimo e/o minimo, tasso variabile a rata costante, tasso misto ecc.

 

Siamo pronti a comprare casa! Ora bisogna vedere come proteggere il bene e la nostra famiglia.

 

Il bene va assicurato contro il rischio di scoppio, incendio, fulminazione e di vari eventi che potrebbero interessare l’immobile (obbligatoriamente nel caso in cui stipuleremo un mutuo); esistono anche delle polizze che ci assicurano, ad esempio, contro il rischio terremoto ad un prezzo piuttosto contenuto.

 

  1. NB. La polizza scoppio e incendio emessa dalla banca copre generalmente solo l’importo del mutuo risarcendo la banca per il capitale residuo, sarà bene quindi assicurare il reale valore dell’immobile ed eventualmente la responsabilità civile contro terzi.

 

La nostra famiglia, invece, a seguito dell’acquisto dovrà tener conto di un rischio che prima non correva, il mutuo!

 

Esistono delle polizze che assicurano contro morte e, in generale, inabilità da lavoro o perdita di impiego.

La banca certamente ci proporrà di sottoscrive quelle che propone. Bisogna sempre tenere a mente che non sono obbligatorie, ma frutto di trattativa commerciale e che, una volta sottoscritte, abbiamo il diritto di recesso!

 

Se dovessimo scegliere di non sottoscrivere quelle proposte dalla banca, sarà sempre bene parlare con un consulente di fiducia per valutarne comunque la sottoscrizione tramite una qualsiasi altra compagnia di assicurazione.

 

Ora non ci resta che programmare il trasloco e, magari, formare una nuova famiglia….ma di questo parleremo nel prossimo articolo!

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