Petrolio: un po’ di chiarezza!

Leggendo i giornali si potrebbe gridare alla fine dell’economia o aspettarsi che il pieno di benzina diventerà sostanzialmente gratis (accise a parte)…non è così. Vediamo perché in modo semplice e senza presunzione di completezza!

 

Il prezzo che ieri (20 aprile 2020) è diventato negativo è quello del future sul WTI ( West Texas Intermediate ovvero valore del barile di petrolio estratto in Texas) con scadenza maggio (21 aprile per la precisione).

 

Il future è un contratto che impegna ad acquistare un bene (in questo caso il petrolio WTI) ad una data stabilita e a un prezzo pre-determinato.

 

Quando scade il future (un future impegna a comprare 1000 barili di greggio) mi consegneranno a casa tale quantità di petrolio che dovrò pagare al prezzo concordato.

 

Ora i possessori di questi contratti sono per lo più intermediari finanziari che solitamente, non volendo avere 1000 barili di greggio in cantina, fanno un’operazione di scambio: vendono il contratto che scade a maggio e ne comprano uno che scade ad esempio a giugno. Mantengono così in piedi il loro investimento in petrolio.

 

La domanda è: chi compra questi futures in scadenza e, di conseguenza, i 1000 barili di greggio? Il problema è proprio questo: mancano i compratori. Questo aumento di offerta in assenza di domanda (c’è chi vende ma non chi compra) ha causato il calo drastico del valore di questi contratti.

 

Ma allora quanto costa il petrolio? I contratti futures con scadenza giugno valevano ieri circa 20$ e quelli con scadenza novembre, ad esempio, venivano scambiati a un prezzo vicino ai 30$, mentre il prezzo del greggio WTI mentre sto scrivendo è arrivato a 9 $ circa.

Sole24ore

Sito ilsole24ore Dati forniti da vwd group Italia – Fonte dati: Borsa Italiana e Mercati Internazionali

 

Questa condizione è dovuta al fatto che, per effetto del fermo subìto dall’economia a causa del COVID, non si consuma greggio e, contemporaneamente, la produzione non è ancora diminuita e gli impianti di stoccaggio sono quasi pieni: nessuno vuole questi barili.

 

Si tratta di una condizione momentanea che cambierà al variare dei livelli di produzione: alcune aziende che estraggono falliranno perché non resisteranno a prezzi così bassi e le altre dovranno calare il livello di estrazione per mantenere stabile il prezzo del prodotto.

 

Quindi: mi spiace ma la benzina gratis per ora non è un’opzione!

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