Giovanni è un mio cliente, libero professionista, che svolge l’attività di ingegnere edile.

 

Qualche giorno fa è venuto a trovarmi con la moglie per il nostro incontro trimestrale programmato.

 

In questi incontri che fisso durante l’anno con i miei clienti ho occasione di parlare di molti argomenti e di aiutarli a far emergere ed esplorare le loro esigenze.

 

Oggetto del colloquio è stata la sua futura pensione.

 

Ho analizzato la posizione professionale e previdenziale di Giovanni. Ecco quanto emerso:

  • ha 44 anni
  • ha iniziato a lavorare nel 1999
  • il suo ente previdenziale è l’Inarcassa
  • il suo reddito netto attuale è 36.000 euro
  • aderisce al regime fiscale semplificato
  • compirà 67 anni nel 2043
  • si propone di mantenere il suo tenore di vita almeno fino ad 82 anni.

 

Facendo una simulazione è emerso che il suo reddito annuo netto alla data del 2043 (tenendo conto dell’inflazione) sarà 52.682 €.

 

Quando ho detto a Giovanni quale sarà la pensione che gli verrà pagata dall’Inarcassa il suo viso si è incupito.

 

Percepirà 25.232 € di pensione annua, ovvero 27.450 € meno del suo reddito da lavoro.

Il suo tasso di sostituzione sarà del 48%. (il tasso di sostituzione è il rapporto tra la prima pensione annua ricevuta e l’ultimo reddito annuo da lavoro prodotto prima del pensionamento).

Facendo un rapido conto, per mantenere il suo tenore di vita nei successivi 15 anni dal pensionamento, avrà bisogno di accantonare 411.000 €!

 

Giovanni è molto fortunato perché ha un alleato importante: il tempo!

23 anni sono sufficienti per raggiungere con buona probabilità l’obiettivo implementando una corretta strategia e seguendola diligentemente.

 

Una volta definito il traguardo ho proposto diverse strategie che sono compatibili con il suo profilo e, con la sua capacità di risparmio e che sfruttano appieno i benefici fiscali che la legge mette a disposizione.

 

Tutte le possibilità che ho proposto prevedono un mix di accantonamenti su prodotti finanziari e fondo pensione perché:

  • la quota destinata ai prodotti finanziari permetterà di accantonare delle somme che, in caso di emergenza, potranno essere facilmente fruibili;
  • il fondo pensione darà la possibilità di accedere a importanti sgravi fiscali grazie alla deducibilità dei versamenti fatti (max. 5.164,57 €/anno).

 

Chissà se propenderà per un accantonamento più facilmente sostenibile che gli permetterà di arrivare al raggiungimento del 60% del suo obiettivo oppure se sarà disposto a stringere la cinghia e scegliere il piano che gli permetterà, aumentando il risparmio mensile, di arrivare al 100%?

 

Hai mai fatto una valutazione della tua situazione contributiva?

Sai che dal sito del tuo ente previdenziale puoi avere la proiezione della pensione che percepirai?

Prima avrai consapevolezza della tua situazione e più facilmente riuscirai a raggiungere l’obiettivo che vorrai porti!

NON FARE NULLA NON E’ UN’OPZIONE!

Se vuoi aiuto a valutare la tua posizione e a studiare una strategia personalizzata contattami ai recapiti in calce o scrivimi una mail.

Senza impegno reciproco sarò lieto di farmi carico della prima consulenza!

 

 

 

 

*Il presente elaborato è stato prodotto sulla base di dati e informazioni ipotetiche non corrispondente alla reale situazione del destinatario ed ha finalità esclusivamente commerciali. Esso non rappresenta in alcun modo una raccomandazione personalizzata di investimento né costituisce la prestazione di alcun tipo di servizio di investimento o di attività di investimento.

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